Giorno 24, ore 10: Verso il Circeo

Inserito in: mchisari@Mer, 09/05/2001 - 07:59 — modificato Lun, 12/06/2006 - 23:53

La mattina successiva mi sveglio intorno alle 10, e ci siamo mossi solo di poche miglia, siamo ancora al largo di Gaeta. Al timone c’è Luca; il vento è arrivato e poi è calato di nuovo, e siamo di nuovo a velocità prossima al nodo. Faccio colazione e salgo in pozzetto. Il teatro meteorologico della notte ha lasciato il posto ad una mattina tersa, assolata, che, se non fosse per la temperatura appena primaverile, potrebbe sembrare pieno agosto… Il mare è blu intenso, calmo e limpido, la costa ben visibile, verrebbe voglia di buttare l’ancora e tuffarsi per un bel bagno. Oggi però vorremmo piuttosto un po’ di vento; e, per sottolineare questa necessità, provo a regolare un po’ le vele. Eolo risponde con un soffio ancora un po’ incerto, che ci accelera pian piano… 2 nodi, 2,5, 2,9, 3… E continua a salire. Dopo mezz’ora Cristobal avanza baldanzosa con vento di bolina ad oltre 5 nodi, dopo un’ora siamo a 6,5 nodi. Cominciamo un lungo bordo per doppiare il Circeo; il vento finalmente si è messo nella sua direzione naturale, come noto a tutti i velisti, ossia spira esattamente da dove dobbiamo andare noi… E comunque alcune ore dopo cala nuovamente; al tramonto, appena al traverso del Circeo, siamo nuovamente in bonaccia. Il mare, ieri così ostile, oggi è calmissimo, si ode solo un delicato sciabordio… ci ricorda certe tranquille cene in rada. E così non ci facciamo sfuggire l’occasione: Ludovico prepara delle penne al pomodoro, olive e capperi, ed un’insalata che ci pare deliziosa, tutto innaffiato da ottimo vino… La sera, in pozzetto, si chiacchiera amabilmente, si fuma un toscano, si osservano le stelle e le luci del Circeo, di Torre Paola, di Ponza, di Ventotene (si vede ancora!). Ad un tratto però osserviamo: “Mi pare che si vedano meno di prima…”… ci mancava anche questa: sta scendendo la nebbia! Il calo di temperatura è notevole, c’è tanta condensa che il ponte sembra essere stato innaffiato con la pompa, ed a ogni lieve sbattuta della randa sembra che piova. Oltretutto ci si sono rotte le luci di via, e quelle di rispetto accusano qualche problema. Ma ormai nulla può più scuoterci; vado a dormire dopo mezzanotte, per una volta di un sonno tranquillissimo e riposante, dolcemente cullato; per una notte così tranquilla basta il solo timoniere, e quello è Michele…