Giorno 21, ore 15: Arrivo a riva di Traiano

Inserito in: mchisari@Lun, 12/06/2006 - 23:16

Durante il viaggio da Roma osserviamo con una certa apprensione il mare; nei giorni scorsi c’è stata burrasca e ci sono ancora ondate altissime, che frangono ancora lontane da riva. Non si può non pensare a come ce la caveremmo in mezzo ad una simile bufera…

All’imbocco del porto è impossibile passare e, ci dicono, con un tempo così la partenza sarà sicuramente rinviata. Ma il vento non è così forte, e probabilmente domani la situazione sarà più tranquilla. Nel porto l’atmosfera è calma; se non fosse per i giornalisti che girano dappertutto ed il molo di transito pieno di barche coi numeri di regata sembrerebbe una giornata qualsiasi. Ci impressiona la copertura giornalistica dell’avvenimento: domani diretta televisiva; interviste e telecamere; è tangibile il crescere dell’attenzione verso la vela nel nostro paese. Sul molo presso l’ingresso svetta l’impressionante altezza dell’ancor più impressionante “CRS International Network”, già noto come “Innovation Explorer”, il catamarano classe Open appena arrivato della leggendaria “The Race”, il giro del mondo a vela senza scalo. Talmente veloce che, teoricamente, potrebbe percorrere le 535 miglia del percorso lungo in meno di 24 ore, è lui la star della manifestazione, che mette ingiustamente in ombra le altre barche partecipanti, alcune delle quali spettacolari gusci da corsa, altre elegantissime e veloci regine dei mari. Ci sentiamo un po’ orgogliosi, un po’ fuori posto, nello stare in mezzo ad una simile parata di esperti navigatori, di equipaggi allenatissimi, di investimenti stellari, in cui tuttavia tutti si trattano da amici e si danno pacche sulle spalle… Non avremo forse sopravvalutato la nostra limitata esperienza? Forse non ci siamo resi conto delle difficoltà? Ci siamo ricordati di portare proprio tutto quello che potrà servirci? Ci saremo portati troppa roba inutile? C’è gente che per la regata scarica anche i WC… E nel frattempo ci scorrono in mente le immagini di film come “La tempesta perfetta” e “L’ammutinamento del Bounty”…

Dopo aver ammirato le altre barche, ci incamminiamo lungo la diga foranea per andare a vedere “Innovation Explorer” da vicino; a tratti sordi rumori, vicini al limite inferiore dell’udibile, ci ricordano la violenza delle ondate che frangono dall’altro lato della diga, come un immane bestione chiuso in gabbia affamato di preda; spesso le ondate riescono a superare la diga e, cadendo a pochi metri da noi, sembrano zampate alla cieca ricerca di una vittima… Guardando l’imboccatura del porto, ogni tanto, per qualche secondo anziché il cielo si vede passare una muraglia d’acqua alta qualche metro. E noi dovremmo uscire da lì?

Ma anche Innovation Explorer sembra un gigante buono, in grado di combattere ad armi pari con la bestia là fuori. Le sue dimensioni sono impressionanti come le sue prestazioni, snocciolate su alcuni pannelli posti sul molo. Somiglia più ad un’astronave che alle cugine con cui condividerà il percorso. Dopo una cambusa decisamente esagerata (“ma in mezzo al mare non ci sono supermercati!”), gli ultimi preparativi, ed una cena di autoincoraggiamento, ci accingiamo a passare la nostra prima notte in barca…