Fin qui, tutto sembra abbastanza semplice e bello: basta montare una pompa di calore e si risparmiano soldi! In realtà, come tutte le cose reali, la pompa di calore ha anche una serie di difetti. Il primo è il prezzo d'acquisto: la pompa di calore costa di più e, per recuperare questa differenza di prezzo, occorrono diversi anni; e se la differenza è notevole, non ne vale più la pena; o almeno, può interessare solo se si mette sul piatto della bilancia anche il fatto di avere il fresco d'estate ed il minore inquinamento.
C'è poi un altro problema: mentre le prestazioni di una caldaia tradizionale, a gas o elettrica che sia, non dipendono dalla temperatura esterna, quelle di una pompa di calore ne vengono, invece, fortemente influenzate. Questo vuol dire che se la temperatura esterna scende, diventa sempre più "costoso" (in termini energetici, e di conseguenza economici) pompare calore dall'esterno all'interno. Non c'è da meravigliarsi, è chiaro che maggiore è il salto di temperatura e maggiore è il "gradino" che bisogna far scavalcare al calore per farlo andare in direzione opposta a dove vorrebbe lui...
Quando vi propongono le specifiche tecniche dell'apparecchio, esse già non sono facilissime da leggere (ma a questo speriamo di porre rimedio più avanti); ma occorre anche tenere presente che esse sono riferite a condizioni di lavoro (temperatura ed umidità) ben precise, che normalmente sono una temperatura esterna di 7°, ed una interna di 20°. Questo vuol dire che, se a Roma una pompa di calore può far risparmiare circa il 10%, a Catania può far risparmiare il 20, mentre sulle Dolomiti costa il doppio del metano! (le cifre sono totalmente inventate). Inoltre costa molto più riscaldarsi di notte che di giorno (per l'aria condizionata valgono ovviamente le considerazioni opposte).
In altri paesi (primo fra tutti: gli Stati Uniti) la pompa di calore è diffusissima; i prezzi sono molto accessibili, gli installatori tanti, la scelta tra i tipi di pompa di calore (aria-aria, ma anche aria-acqua, acqua-acqua, aria-terreno, roba mai vista da noi...) è vastissima, la produzione è normalmente di ottimo livello e certificata da enti indipendenti e controllata da agenzie governative... insomma una situazione che tutela il consumatore molto più che da noi. Non ci resta che sperare in una maggiore diffusione anche da noi; e in questo senso, quello che state leggendo è il mio piccolo contributo...