Da "Micro & Personal Computer" - Rubrica "PC & Radio"- Luglio/agosto 1994
La RTTY meteo (terza parte)
Abbiamo negli scorsi appuntamenti parlato ampiamente dei servizi meteo in HF, sia Fax che CW. Completiamo allora l'argomento con una vecchia conoscenza: la RTTY in Baudot.
di Mario Chisari
A distanza di un anno ritorniamo sull'argomento di RTTY, ma stavolta non ci occuperemo di agenzie di stampa, bensì di meteorologia. Chi ha avuto occasione di effettuare qualche prova di ricezione in Baudot, avrà già avuto occasione di imbattersi in qualche stazione che, pur essendo perfettamente sintonizzabile e decodificabile, trasmette solamente una sfilza di numeri apparentemente senza senso; tanto da sembrare una trasmissione cifrata, simile a molte altre ricevibili in onde corte.
Nulla di tutto questo: la "codifica" di questi messaggi è completamente pubblica, e basta servirsi del nostro fido e celebrato HamComm (un prodotto gratuito) per rendere tutto chiaro. Anzi, se molte stazioni che trasmettevano in Baudot (storicamente il primo sistema adottato, e come tale intrinsecamente limitato) sono gradualmente passate a sistemi più sofisticati e sicuri (quali il SITOR, di cui parleremo), la maggior parte delle emittenti meteo è rimasta fedele alle origini.
La RTTY Meteo in Baudot si affianca ai servizi Meteofax di cui abbiamo parlato nelle scorse puntate, ai bollettini meteo trasmessi in CW (telegrafia), ed agli omologhi servizi codificati in SITOR. Quest'ultimo è un protocollo facente anch'esso parte della vasta famiglia RTTY, che prevede due diverse modalità, dette ARQ e FEC, e che dovrebbe anzi sostituire il Baudot in futuro. È infatti in fase di allestimento il nuovo servizio NAVTEX, un sistema di informazione che funziona in tutto il mondo sulla singola frequenza di 518 KHz in SITOR-FEC, grazie ad un gran numero di stazioni coordinate sparse per il mondo. Come noterete, dunque, chi ha necessità di conoscere con precisione la situazione meteorologica (naviganti, piloti e studiosi) può fare affidamento su una vasta e capillare rete a livello mondiale, che va continuamente ampliandosi.
Ma torniamo alla nostra RTTY in Baudot.
Accendiamo dunque il nostro fedele "factotum" HamComm, e sintonizziamoci dunque su una stazione tra quelle riportate in elenco. Effettuiamo le nostre operazioni di sintonia... come dite? Volete che vi ripeta ancora le operazioni da compiere, visto che non avete portato con voi al mare le vecchie puntate? Male! Ma per questa volta passi, visto anche che l'ultima versione dell'HamComm ha introdotto alcune piccole migliorie che meritano comunque di essere descritte.
LE OPERAZIONI DI SINTONIA
Per sintonizzarsi si pone il ricevitore in LSB, collegando l'uscita audio all'apposito demodulatore; accedendo al menù "Spectrum" di HamComm e osservando sul grafico risultante la distribuzione delle frequenze ricevute, sono ben visibili (se state veramente guardando un segnale RTTY...) i due picchi dovuti alla frequenza di Mark e Space. Non dovete fare altro che portare le due linee verdi a coincidere con i due picchi, a scelta muovendo leggermente la sintonia del ricevitore o spostando la frequenza centrale con le frecce sulla tastiera nel menù Tuning; se necessario, può essere in questa fase impostato il diverso valore di shift (850, 425 o 170 Hertz, sul menù Keying), facilmente intuibile osservando la distanza tra i due picchi.
Una piccola nota di costume: la funzione Spectrum è talmente scenografica che l'autore di HamComm (DL5YEC, alias W. F. Schroeder) consiglia di attivarla in occasione di visite alla vostra stazione radio... se andate a trovare un amico radioamatore e trovate un monitor con un bel grafico in movimento, sapete già di cosa si tratta!
A questo punto il segnale è sintonizzato; non resta che sincronizzarci con la velocità dei segnali trasmessi, il che comporta l'indovinare quale sia la velocità (in baud) della trasmittente. Se questa vi è totalmente sconosciuta, Hamcomm offre una nuova funzione, la "Bitlength Analisys" (fig. 1). In pratica, vedremo apparire due grafici (relative alle frequenze alta e bassa, ovvero rispettivamente Space ed al Mark in modalità Normal), che mostrano la statistica delle lunghezze delle due note in funzione della durata. Cosa vuol dire? Se per esempio la velocità di trasmissione è di 50 baud, la lunghezza di un bit è pari a 20 millisecondi (ovvero un secondo diviso 50); se analizziamo quindi la statistica della lunghezza dei segnali di mark o space, a seconda di quanti siano i bit uguali trasmessi di seguito, sul grafico vedremo apparire una serie di righe a distanze uguali: alla posizione 20 ms, ma anche a 40, 60, e così via. In ogni caso la durata minima trovata corrisponde alla durata di un bit, e questo ci dice in modo inequivocabile qual'è la velocità; anzi, è sufficiente trascinare col mouse l'apposita riga cursore sulla durata minima osservata perché Hamcomm ci fornisca immediatamente la velocità corrispondente.
Occhio però, perché lo standard Baudot prevede un minimo di 1.5 bit di stop, che possono comportare (per il nostro esempio) anche una riga a 30 ms sul solo segnale di Mark. Questo è un modo raffinato per indovinare senza andare a casaccio se avete sintonizzato il segnale in modalità Normal o Reverse; se necessario dovrete attivare l'omonima opzione nel menù "Keying".
In ogni caso tenete presente che le velocità standard per il Baudot sono di 45, 50, 75 e 100 baud, pari rispettivamente ad una durata del bit di 22.22, 20, 13.33 e 10 millisecondi.
IL DECODER SHIP/SYNOP
Sintonizzato il tutto, vedremo apparire sul video un messaggio come quello nel riquadro 1a. Non vi preoccupate, è tutto regolare, come vi confermano gli inequivocabili segnali di inizio e fine messaggio, ZCZC e NNNN; il messaggio è proprio quello. Per svelarne il contenuto recondito, attiviamo la funzione di decodifica SYNOP dell'HamComm; ed ecco apparire qualcosa di simile al riquadro 1b. È un'altra cosa vero? Il concetto è che è inutile sprecare tempo con parole che dopo un po' tutti imparano; tanto vale trasmettere solo i dati nudi e crudi... Con un po' di esperienza è possibile magari imparare a riconoscere le informazioni principali senza neanche usare un decoder.
Il formato standard del messaggio è il seguente: la prima riga del messaggio inizia con "ZCZC" ed un numero di sequenza formato da tre cifre. La seconda riga è un'intestazione che descrive il tipo di informazione che seguirà; "sien42" vuol dire "report sinottico ad ore intermedie per l'Europa settentrionale", "EDZW" è un indicatore internazionale che identifica la stazione meteo che ha effettuato le osservazioni o compilato il messaggio (in questo caso Torungen in Norvegia), e "141500" significa le 15:00 UTC del giorno 14 (il mese non è specificato). Un messaggio può in realtà contenerne diversi, separati da un carattere "=".
Hamcomm procede poi a fornire la decodifica dei vari codici (quelli riconosciuti sono circa 10.000) mettendola tra parentesi quadre, caratteri che non esistono nell'alfabeto Baudot.
La sequenze "AAXX" identifica un bollettino SYNOP, ovvero emesso da una stazione meteo di terra, mentre "BBXX" identifica un'osservazione atmosferica proveniente da una nave in navigazione.
Dove è possibile ascoltare le trasmissioni RTTY Meteo in Baudot? Nel riquadro apposito trovate alcune frequenze, comunque è utile scandire le bande riservate alle comunicazioni marine, ovvero quelle elencate nella scorsa puntata sul CW; altre bande in cui è possibile trovare diverse stazioni meteo sono quelle per il servizio aeronautico, che sono tantissime in onde medie e corte: da 2850 a 3155, da 3400 a 3500, da 3800 a 3950, da 4750 a 4850, da 5450 a 5730, da 6685 a 7000, da 8865 a 9040, da 10005 a 10100, da 11275 a 11400, da 13200 a 13360, da 15010 a 15100. da 17550 a 18030, da 21870 a 21924, da 23200 a 24000 (tutte ovviamente in KHz).
Il solito buon ascolto, dunque, ed una buona estate, che adesso potete sfruttare meglio sapendo ovunque che tempo farà... A risentirci a Settembre!
73 de Mario.
Le figure non sono più disponibili... mi dispiace!
Fig. 1: La funzione "Bitlength Analisys" dell'Hamcomm, per determinare facilmente la velocità dell'emittente ricevuta, che in questo caso è 50 baud. Il segnale è molto forte e pulito, ed quindi le indicazioni ottenute sono nette. Si noti il cursore con cui è possibile stabilire la corrispondenza con la velocità.
Riquadro 1
(a) zczc 548
sien42 edzw 141500
aaxx 14154
01465 42889 42715 10084 20022 40159 52033 81048=
02060 41480 40000 11088 21113 40060 52035 72272
83530 333 83694=
nnnn
(b) zczc [start] 548 [message 548]
sien42 [Synoptic reports at intermediate hours (SYNOP, SHIP)]
[Northern Europe]
edzw [Offenbach (MET/COM Centre)]
141500 [day:14 UTC:1500]
aaxx [SYNOP]
14154 [day:14 UTC:1500]
[Wind speed obtained from anemometer (knots)]
01465 [Norway, 58ø24'N 008ø48'E TORUNGEN (LGT-H)]
42889 [manned] [cloud height:2000-2500m] [visibility:75km]
42715 [cloud cover:4/8] [wind dir:270 deg, speed:15]
10084 [air temp:+8.4]
20022 [dew-point temp:+2.2]
40159 [pressure at sea level:1015.9hPa]
52033 [pressure:increasing] [change in 3h:3.3hPa]
81048 [cloud info]
=
02060 [Sweden, 68ø41'N 021ø32'E NAIMAKKA]
41480 [manned] [cloud height:300-600m] [visibility:30km]
40000 [cloud cover:4/8] [wind dir:calm, speed:0]
11088 [air temp:-8.8]
21113 [dew-point temp:-11.3]
40060 [pressure at sea level:1006.0hPa]
52035 [pressure:increasing] [change in 3h:3.5hPa]
72272 [past wx: snow, or rain & snow mixed,
cloud cover > 1/2 of sky]
[wx now: Snow]
83530 [cloud info]
333 [section 3]
83694 [clouds:3/8, stratocumulus, 1000-1500m]
nnnn [EOM]
Lo stesso messaggio RTTY ricevuto senza (a) e con (b) il decoder SHIP/SYNOP del programma HamComm (l'esempio è tratto dal manuale). C'è una certa differenza, vero? Il programma contiene circa 10.000 abbreviazioni numeriche usate in questo protocollo.
Riquadro 2
ALCUNE STAZIONI RTTY METEO
Ecco un elenco, per forza di cose largamente incompleto, di stazioni che trasmettono RTTY; salvo diverse indicazioni la velocità è 50 baud; attenzione inoltre, poiché non tutte trasmettono 24 ore su 24.
147.3 Hamburg Meteo
3172.5 Roma Meteo
3190 IN Taranto (75 baud)
3196 Praga Meteo
4336 Praga Meteo
4489 Bracknell Meteo
4583 Hamburg Meteo
5859 Munich Meteo/Stuttgart Meteo
5887.5 Roma Meteo
6835 Bracknell Meteo
7646 Hamburg Meteo
7963 IN Roma (75 baud)
10551.3 Bracknell Meteo
11039 Hamburg Meteo
11453 Roma Meteo
11638 Hamburg Meteo
14356 Bracknell Meteo
14467.3 Hamburg Meteo
18230 Bracknell Meteo
100 CANDELINE PER LA RADIO
Viviamo nell'epoca delle celebrazioni, è vero, ma stavolta l'occasione è davvero troppo importante per passare sotto silenzio. La primissima trasmissione radio è avvenuta infatti proprio nel dicembre del 1894, quando il giovanissimo Guglielmo Marconi (aveva appena vent'anni), che aveva fatto tesoro delle esperienze di Hertz, Popov, Lodge, Bradly e Righi, riuscì ad inviare un'onda elettromagnetica a circa dieci metri di distanza, e pochi mesi dopo ad un chilometro.
Da allora lo sviluppo della radio è stato uno dei più fenomenali che si siano mai visti nella storia, e, se ci pensiamo, poche cose hanno rivoluzionato altrettanto la nostra vita ed il nostro modo di comunicare.
In occasione del centenario vi saranno una serie di commemorazioni, ma l'atmosfera è già stata parzialmente inquinata da una teoria accreditata in Russia, secondo cui il vero inventore della radio sarebbe in realtà Alexander Popov. Se infatti da noi questa paternità è indiscutibile, in altri paesi (essenziamente quelli in cui Marconi non ha operato direttamente) ciò non è affatto scontato. Pur senza voler togliere nulla al lavoro del grande scienziato russo, ci sembra che, anche solo considerando i fulminei risultati raggiunti da Marconi, vi sia poco da discutere su chi sia stato il vero "padre della radio".