La scelta del caricabatterie può sicuramente influenzare in modo significativo la durata delle batterie, ma anche in questo campo ho visto esagerazioni ed inutilità senza fine.
Se acquistate un modello carica/scarica, badate che la scarica sia iniziata solo su richiesta (premendo un apposito pulsante); altrimenti ogni volta che la collegate la batteria sarà sempre scaricata e poi ricaricata, e per i motivi di cui ho già detto questo non giova affatto alla sua durata. Inoltre, in base alle considerazioni di cui sopra, un modello con scarica è perfettamente inutile, anzi addirittura dannoso, per la batterie Li-Ion (eppure, sebbene poco diffusi, se ne vendono. In memoria dell'effetto memoria?).
Per una Nichel-qualcosa, se è possibile, sarebbe meglio optare per un caricabatterie lento (ricarica in 10-15 ore), per evitare surriscaldamenti e non stressare la batteria; considero anche da evitare un caricabatterie da 5 o 8 ore, perché potrebbe non rilevare bene la fine carica, continuando a dare alla batteria una corrente troppo elevata da gestire per lunghi periodi. Visto che spesso non si hanno a disposizione 15 ore, a questo punto è più sicuro (anche se costoso) uno rapido da 1 o 2 ore, ma che abbia una buona rilevazione della fine carica. Per inciso, tutte le batterie ormai incorporano un sensore di temperatura che viene usato dal caricabatterie per rilevare l'aumento di temperatura causato dalla piena carica; per questo, oltre ai soliti contatti + e - le batterie hanno 1 o 2 contatti elettrici "di troppo". Anche se esistono caricabatterie che si basano su effetti diversi per rilevare la fine carica (aumento di tensione, tempo), è bene che quello acquistato faccia uso proprio del sensore interno alla batteria, e quindi sia specifico per il vostro modello di cellulare (anche se non necessariamente della stessa marca). Inoltre, non tutti i caricabatterie per Ni-Cd hanno un metodo di rilevazione adatto alle Ni-Mh; valutate dunque anche quello. Ripeto invece per chiarezza: nessun problema per i caricabatterie lenti, vanno bene tutti.
Le Li-Ion, per loro natura, non hanno problemi di memoria, e la loro ricarica è per certi versi più semplice (basta fornire loro la tensione giusta, e la corrente si regola di conseguenza), per altri più critica (la tensione non deve mai superare, neanche di pochissimo, quella consentita, che varia da batteria a batteria, pena il surriscaldamento e - lo ripeto - il rischio di esplosione che per questi elementi è tutt'altro che teorico).
Non so se esistano caricabatterie rapidi per Li-ion, cioè che promettano di caricare più velocemente una Li-ion generica; ma se ne incontrassi uno, per motivi a questo punto ovvi lo scanserei come la peste.
Tenete comunque presente che la diversità delle batterie è in pratica superata dalla ricarica effettuata tramite il telefonino. Se i caricabatterie dei telefoni Ni-qualcosa erano peculiari da telefono a telefono, oggi quasi tutti i produttori forniscono insieme al telefono dei caricabatterie estremamente simili tra loro, per corrente e per tensione (5-5,2 volt).
Infatti, una volta il telefono "comandava" il caricabatterie per adattare la corrente allo stato di carica; maneggiare la potenza necessaria poteva causare eccessive dissipazioni di potenza e surriscaldamenti nel telefono stesso. Il colloquio tra cellulare e caricabatterie, inoltre, richiedeva la presenza di altri fili di collegamento oltre ai soliti "+" e "-", per cui connettori multipolari, e cavetti multifilo.
Oggi, coi miglioramenti della gestione elettronica tutto il sistema di ricarica è a bordo del telefono, che oltretutto "identifica" la batteria e adatta i valori di tensione e corrente a quelli specifici del produttore; tutto quello che si chiede al caricabatterie oggi è di fornire una corrente relativamente elevata e stabile, con tensione costante. Ne sia prova il fatto che si trovano caricabatterie alimentati dalla USB dei calcolatori; giustappunto, una sorgente di tensione a 5 volt con una corrente discreta. Inoltre, se ci fate caso oggi quasi tutti i caricabatterie portano al telefono solamente i fili "+" e "-".
Tutto questo per dirvi che, per caricare le Li-Ion potreste trovare caricabatterie in cui infilare la batterie, e caricabatterie da attaccare al telefono. Mentre i secondi sono relativamente facili da realizzare, e quindi grosso modo equivalenti come sicurezza e prestazioni (al più possono essere lenti a caricare, se la corrente fornita è inferiore a quella del caricabatterie originale), i primi sono particolarmente critici: se non conoscono la batteria che viene collegata, possono o rifiutare la carica oppure sovra o sottocaricarla (BOOM!).
Pensateci, prima dell'acquisto.