Un amico, il prof. Marco Buonocore della Biblioteca Vaticana, ha attirato l’attenzione di chi scrive su un saggio pubblicato nel 1990 dalla Scuola Normale di Pisa e dall’Ecole Francaise de Rome, Centre J.Berard Naples su BIBLIOGRAFIA TOPOGRAFICA diretta da Nenci e Vallet, ignoto al momento della stesura della ricerca.
Il testo dal titolo INESSA, particolarmente documentato e approfondito, è il frutto dell’impegno professionale di Morella Massa.
Il ventaglio dei segmenti esaminati e sviluppati (La topografia, le fonti letterarie, le fonti epigrafiche, le vicende storiche, l’economia, le istituzioni, i culti, la storia della ricerca archeologica) dimostra l’accuratezza e la profonda conoscenza dell’autrice per quanto riguarda la materia. La bibliografia elenca tutti i testi disponibili e gli autori che si sono occupati del tema dal 1558 al 1990. Pertanto non poteva includere i resoconti delle ricerche successive che hanno esteso la cronologia dei reperti rinvenuti negli scavi presso la località Poira dopo tale data.
Non figura neanche la citazione di Polieno, retore del II sec. d.C. che ha lasciato otto libri di “Stratagemmi” dedicati all’imperatore Marco Aurelio e al figlio, l’imperatore Lucio Vero, integralmente rimastici, salvo piccole lacune.
Polieno riferisce nel V libro lo stratagemma di Falaride di Siracusa per conquistare e saccheggiare Inessa, al tempo governata dal re sicano Teuto.
Nessun riferimento vi si trova sul personaggio di nome Cromio, valoroso generale di Ierone il grande, quando era ancora a Gela, e dopo, quando Ierone prese il potere a Siracusa.
Cromio di Aitna, sposò una sorella di Ierone, lo seguì, acquistando merito e considerazione anche alla battaglia di Imera ed ebbe l’incarico di governare Aitna. Qui fu sepolto alla sua morte. Un’ode di Pindaro composta quando il poeta soggiornò a lungo a Siracusa e scrisse odi celebrative dei governanti di questa grande città.
BIBLIOGRAFIA