A conclusione di questa dissertazione, sarete magari curiosi di conoscere la mia ricetta per una convivenza felice con le batterie.
Batterie agli Ioni di Litio
Quasi tutti i cellulari attuali sono equipaggiati con queste batterie, che hanno due pregi principali: pesano poco, e tutti sono convinti che non abbiano effetto memoria (!).
La ricarica potrebbe essere rifatta in qualsiasi momento, ma vi consiglio di farla con una cadenza fissa, scelta sì in modo da evitare con certezza di rimanere con la batteria scarica, ma minimizzando il numero di cicli di carica (pare che le Li-Ion durino di più se non tenute sempre al massimo della carica); ad esempio: ogni due giorni; il lunedì ed il giovedì; ecc.
Se, come me, tendete a dimenticarvene, è meglio che ne teniate una seconda sempre a portata.
Tuttavia, tenete presente che ho usato una batteria Li-Ion per quasi tre anni scaricandola ogni volta fin quasi in fondo, e non ha mostrato problemi particolari. Il trucco, in realtà, sta in quel "quasi"; lo ripeto di nuovo: non esagerate mai, in nessun senso, perchè molto probabilmente farete solo male alla vostra amata batteria.
Non lasciate mai la batterie esposte a temperature estreme. Cioè: va bene al freddo, ma scaldatela prima di usarla; mai invece in macchina al sole: a parte i danni alla batteria stessa, quelle al litio hanno la simpatica tendenza ad esplodere, non vorrei proprio sperimentarne le applicazioni!
Quando una batteria al litio perde una parte significativa di capacità, passatela a "riserva" e compratene una nuova, o passate a batteria principale quella che era di riserva in precedenza. In genere vi potrà servire ancora per anni.
Batterie Ni-Cd
I telefoni che usano queste batterie sono ormai pochi e datati; tuttavia, poichè ve ne sono ancora, ecco i miei consigli, eredità di un conoscente radioamatore noto come "quello a cui le batterie durano in eterno". Le Ni-qualcosa sono decisamente più impegnative, ma sopportano stoicamente maltrattamenti ed eccessi. Per esse ogni carica, specie se rapida, è sempre un po' traumatica; occorre sì evitare l'effetto memoria, ma senza dimenticare che ogni batteria ha una sua vita misurata in numero di cicli carica/scarica che può sopportare; evitiamo quindi di ricaricare la batteria troppo di frequente, poiché questo "brucia" un ciclo disponibile. Una batteria ricaricata due volte al giorno quando ne basterebbe una sola, anche con il più tecnologico dei caricabatterie, dura comunque la metà di quanto potrebbe. Una batteria che dura poco in più di un giorno, e viene scaricata ogni giorno fino in fondo e poi ricaricata, non solo non dura di più, ma anzi rischia ogni volta di essere sovrascaricata e quindi di durare di meno.
Se il telefono dura solo una giornata, mettetelo sotto carica solo una volta al giorno, quando tornate a casa. Fregatevene di scaricarlo ogni volta; grosso modo ogni settimana o due, scaricate completamente la batteria (spesso non ve ne dovete preoccupare nemmeno, vi capita comunque perché tornate a casa più tardi). Per le batterie senza effetto memoria potete tranquillamente farlo una volta ogni mese o due, senza patemi d'animo, tanto per tacitare la coscienza.
Se il telefono vi dura due o tre giornate, spegnetelo la notte (a meno che non ci teniate ad essere svegliati) e moltiplicate il discorso di cui sopra per due o tre. Non vi preoccupate di essere precisi, l'unica cosa che interessa alla batteria è di non cedere alla routine.
Questo per quanto riguarda le batterie al Nichel.
Ultime piccole "chicche" da tenere presente (liberissimi di non crederci, ma questa è la mia esperienza):