AIDS: e se fosse tutto un errore?

Da "Micro & Personal Computer" - Rubrica "Passeggiando per Internet"- Ottobre 1997AIDS: e se fosse tutto un errore?

Già in diverse occasioni su queste pagine si è sottolineato uno dei più grandi e più taciuti meriti di Internet: quello di far conoscere anche verità "non ufficiali", alternative, e, perché no, scomode. Un esempio? A tutti noi è stato inculcato un "sacro terrore" dell'AIDS, e una serie di informazioni su come evitare questa malattia. Ma dietro al ritardo nel trovare cura e vaccino per questo morbo, forse potrebbe celarsi una terribile e sconvolgente verità... che potrete apprendere "surfando" il Web.

di Mario Chisari

Nel 1984, l'allora Ministro della Sanità statunitense Margaret Heckler ed virologo Robert Gallo dell'Istituto Superiore di Sanità annunciarono in una conferenza stampa che era stata individuata una nuova malattia virale, trasmessa attraverso il sangue o i rapporti sessuali. Fu detto che il virus che causava la malattia era l'HIV, e che sarebbero occorsi circa due anni per individuare un vaccino e sconfiggerlo. A distanza di ben tredici anni e miliardi di dollari spesi in ricerca, nessun vaccino è stato scoperto né ci sono indizi che siamo in procinto di averlo; e neppure è stata individuata una cura efficace. È lecito in questa situazione domandarsi perché siamo a questo punto. Nel corso del tempo sono diventati sempre più insistenti le voci di coloro che credono che l'AIDS sia qualcosa di molto vicino ad una truffa organizzata. Si tratta di un fronte dissidente, forte ormai di centinaia di aderenti, tra cui premi Nobel e scienziati di altissimo livello, che attacca la teoria virale, mettendo in dubbio il legame tra HIV ed AIDS, ed addirittura arriva a negare l'esistenza del virus HIV. Un fronte di personaggi che - non stentiamo a crederlo - sono stati emarginati ed hanno perso finanziamenti e lavoro per aver osato mettersi contro la teoria dominante. Molti di questi personaggi, e le loro teorie sconosciute ai più, sono reperibili su Internet. Fra i principali siti troviamo quello di Peter Duesberg, biologo molecolare di fama mondiale, avversato per le sue spietate critiche alla teoria dell'AIDS. Il suo sito è reperibile all'indirizzo http://www.duesberg.com/. Il principale accusato da parte dei "dissidenti" è proprio lui, Robert Gallo, il quale nel frattempo è diventato milionario grazie al test dell'HIV da lui brevettato ai tempi dell'annuncio dell''84, ed anche potentissimo dato che gestisce ingenti fondi stanziati per la ricerca sull'AIDS. Anche se Gallo sosteneva di aver isolato lui il virus HIV, l'Istituto Pasteur di Parigi lo denunciò poiché il virus risultò lo stesso già scoperto da un ricercatore francese, Luc Montagner, che aveva inviato alcuni campioni a Gallo. Fu in seguito deciso che i due fossero considerati co-scopritori, dividendosi i proventi della scoperta. Un'indagine successiva sempre connessa alla vicenda ha addebitato a Gallo altri comportamenti poco encomiabili, ma non ha danneggiato più di tanto il "padre" di una teoria così importante.

MOLTE STRANEZZE

In effetti sono molte le stranezze di questa malattia, che la teoria virale non riesce a spiegare. Tanto per cominciare, il suo comportamento non somiglia affatto a quello di un contagio generalizzato. Le prime stime parlassero di 200.000 sieropositivi in Italia, con un tempo di raddoppio dell'ordine dei 10 mesi: oggi tutti gli italiani dovrebbero essere sieropositivi. Invece già da parecchi anni i sieropositivi in Italia sono stabilmente circa 100.000. L'"establishment" obbietta che ciò è dovuto ai risultati positivi della campagna di prevenzione. Rispondono i dissidenti che i risultati delle campagne di prevenzione non ci sono stati affatto. Prova ne è il fatto che le prostitute, che dovrebbero essere particolarmente colpite da una malattia a trasmissione sessuale, sono invece praticamente immuni dall'AIDS: in Italia, nel 1993 soli 6 (!) casi di malate di AIDS non tossicodipendenti, 22 nel '95; altre malattie veneree risultano invece in aumento, smentendo che sia cresciuta l'attenzione alla profilassi. Ma non finisce qui. Quasi tutti ritengono che AIDS e sieropositività siano praticamente sinonimi. E invece, moltissime persone sieropositive da anni non si ammalano affatto di AIDS, né hanno per questo alcun effetto negativo. Ma la cosa ancora più sconvolgente è che ci sono persone che sono considerate affette da AIDS, ma non sono affatto sieropositive! Test effettuati in Africa addirittura pongono la correlazione tra sieropositività e malattia intorno al 50%. Una tale situazione è assolutamente anomala per qualsiasi malattia che pretende di essere di origine virale, come ci spiega Michael Martinez, sul documento "Why HIV Does Not Cause AIDS" (Perché l'HIV non causa l'AIDS), http://www.ot.com/~kevinb/aids.html. Spiega Martinez: perché si possa parlare di infezione da germi, debbono essere verificati i cosiddetti "postulati di Koch": ovvero i microbi devono essere presenti in tutti i casi di malattia, e devono essere biologicamente attivi; devono poter essere isolati e accresciuti in coltura; i microbi in coltura devono riprodurre la stessa malattia se introdotti in un altro ospite; e devono essere di nuovo trovati nell'organismo ospite. Come si vede, anche se si tratta di microbi e non di virus, siamo di fronte a regole più che altro dettate dal buon senso. Gallo invece sovverte totalmente queste regole, perché è possibile ritrovarsi malati anche senza virus!

TROPPI ANELLI MANCANTI

La "sindrome da immunodeficienza acquisita", come ci è stato insegnato, debilita le difese immunitarie, spianando la strada ad altre malattie; sono queste,e non l'HIV, a portare alla morte il paziente. Queste malattie "complicanti" sono attualmente enumerate in 29. [Ma, cosa strana, tra esse c'è il carcinoma uterino, che è a tutti gli effetti un tumore, e che di conseguenza non si capisce cosa abbia a che fare con il sistema immunitario... **] Un'altra, il sarcoma di Kaposi, è per ammissione degli stessi CDC (centri epidemiologici) statunitensi, "non causata dall'HIV ed indipendente da esso"! E poi, sembrerà incredibile, ma anche l'affermazione "l'HIV causa l'AIDS", data da tutti per scontata, non è affatto provata con sicurezza. Kary Mullis - premio Nobel nel 1993 per la chimica per aver inventato uno strumento fondamentale di analisi del DNA, la PRC - racconta che nel 1988 stava preparando una relazione in cui doveva giustificare l'affermazione "l'HIV causa l'AIDS". Essendo un'affermazione importante, decise di citare il lavoro che lo dimostrava, e domandò ai suoi colleghi quale fosse il riferimento bibliografico più opportuno. Gli risposero che era una cosa nota, e che non era necessario. Ma lui non desistette, e lo cercò nella biblioteca. Nulla. Allora cominciò a chiederlo a tutti i congressi a cui andava, ma nessuno seppe rispondergli; finché non gli capitò di domandarlo addirittura a Luc Montagner, il co-scopritore dell'HIV. Montagner, sorpreso, gli disse di citare un certo studio. Mullis rispose che quello studio non si occupava di quella dimostrazione. "No, in effetti", disse Montagner. Guardandosi attorno per trovare una via d'uscita, disse "perché non cita quel lavoro sul retrovirus della scimmia?" "Ma quello che succede alle scimmie non prova quello che cerco io. E poi si tratta di un lavoro uscito pochi mesi fa. Io cercavo il lavoro originale che dimostrò per la prima volta il legame tra AIDS e HIV nell'uomo". A quel punto Montagner corse a salutare un collega che aveva visto da un'altra parte della sala. Nemmeno lo scopritore dell'HIV sapeva indicare chi avesse dimostrato che esso causava l'AIDS; non lo hanno fatto né lui né Gallo. La domanda di Mullis è ancora lì, irrisolta, su Internet.

LA "CURA" DELL'AZT

Non ci pare questo il luogo adatto per addentrarci in argomenti complessi come il meccanismo d'azione dell'AZT - troverete tutto, anche in italiano, su Internet (http://www.geocities.com/Hollywood/Set/2184/pag0.html); facciamo però notare che l'AZT, considerato come l'unico farmaco efficace contro l'AIDS, è in realtà estremamente tossico, tanto che pochi riescono a sopportarlo per più di poche settimane. Il farmaco venne sintetizzato dalla Burroughs Wellcome nel 1964, sull'onda della scoperta dei retrovirus; esso doveva essere una cura per un'ipotetica origine virale del cancro, ma si rivelò completamente inutile, tanto da non essere nemmeno brevettato, ed anche la teoria da cui nacque fu superata. Con l'arrivo dell'AIDS, il farmaco fu rispolverato ed approvato in tutta fretta dalla FDA (Food and Drug Administration, l'ente statunitense che verifica l'efficiacia dei farmaci), anche grazie a studi, poi smentiti, che ne dimostravano l'efficacia sull'HIV. Ci sono fondati sospetti che l'AZT sia cancerogeno (non meraviglia, poiché esso agisce sulla replicazione del DNA), e che la sua tossicità abbia ucciso molti sieropositivi che prima stavano benissimo! Il famoso campione Earvin "Magic" Johnson, risultato sieropositivo nel 1991, pare abbia assunto AZT per pochi giorni, risultandone debilitato, e che abbia subito smesso. La sua salute migliorò subito, tanto che vinse alle Olimpiadi del 1992. In una recente conferenza stampa Magic ha dichiarato di non essere più malato di AIDS. Un altro dei tanti misteri di questo caso.

PERCHÈ?

Se le cose stanno davvero così, c'è da domandarsi come si possa aver seguito per tanti anni una strada tanto sbagliata. La spiegazione non può essere una sola. Tanto per cominciare, tutti noi "profani" abbiamo un sacro timore della virologia; si tratta di un campo ormai tanto specialistico che poche possono essere le voci in grado di criticare autorevolmente il dettato del luminare di turno. L'AIDS si è appigliato perfettamente alle nostre coscienze perché risveglia i nostri timori ancora presenti delle epidemie pestilenziali. Il fatto che si sia sostenuta la trasmissione per via sessuale lo rende perfetto per supportare le tendenze sessuofobiche e moralistiche che sono così forti in gran parte della nostra società. I ricercatori dell'"establishment" hanno ricevuto somme da capogiro per sconfiggere una malattia che è tuttora una causa di morte trascurabile se paragonata all'infarto, al cancro ed agli incidenti automobilistici, e che non si va nemmeno diffondendo. Nei paesi africani l'AIDS è un ottimo modo per ricevere finanziamenti: nel 1992 il governo ugandese ebbe sei milioni di dollari per lo studio e la prevenzione dell'AIDS, e soli 57.000 per la cura della malaria, che in Africa uccide un milione di persone l'anno! C'è anche la testimonianza dei coniugi Krynen che, dopo aver creato in Africa un'organizzazione di 230 persone per aiutare i bambini orfani di genitori colpiti da AIDS, sono passati da posizioni "catastrofiste" all'aperta affermazione che "la catastrofe AIDS è in realtà una grossa bolla di sapone". Questa bolla di sapone, però, arricchisce moltissime organizzazioni di ricerca ed assistenza, in Africa e fuori...

COSA FARE?

I "dissidenti" sono stati spesso zittiti con l'accusa di attentare alla salute pubblica, invitando la gente ad abbassare la guardia su una grave malattia. Ma, ora che possiamo leggere il loro pensiero su Internet, ci viene da chiedere: e se invece avessero ragione? Non sono altrettanto gravi lo sconforto e l'emarginazione di coloro che si sono sentiti appestati, i tanti avvelenati dall'AZT, ed i miliardi sottratti alla ricerca su altre gravi malattie o dirottati su avventurieri senza scrupoli? I dissidenti dell'AIDS non vogliono ovviamente la crocefissione dei tanti che, per la maggior parte in perfetta buona fede, sostengono la poco proficua teoria virale dell'HIV; essi hanno solo un appello. Chiedono che un gruppo di qualificati esperti indipendenti riesamini le prove contro o a favore del ruolo dell'HIV nell'AIDS, e che vengano svolti seri studi epidemiologici in proposito. Nonostante i mezzi ed il potere dell'"establishment", la loro voce si fa sempre più forte, grazie anche alla forza della democrazia di Internet. In questo articolo troverete molti siti alternativi sull'AIDS; molti sono in lingua inglese. Esiste un interessante sito italiano, che vi racconta di Magic Johnson e degli effetti negativi della cura con AZT. Ce n'è abbastanza per farsi venire più di un dubbio. (si ringrazia Fabrizio Ruggeri per la collaborazione)

RIQUADRO

Alcuni siti "alternativi" sull'AIDS; gran parte sono in inglese. Se avete problemi con l'idioma d'oltremanica, per una volta vi consigliamo un tradizionale libro cartaceo: "AIDS: la grande truffa", Edizioni SEAM, ISBN 88-8179-048-3, lire 30.000, scritto dai pionieri dell'"AIDS alternativo" Luigi De Marchi, psicologo, e Fabio Franchi, infettivologo. Anche se esso sposa l'ipotesi "nichilista" (l'HIV non esiste), su di esso trovate gran parte degli argomenti presenti in questi siti. È anche toccata l'altra vexata quaestio della "mucca pazza" e dei "prioni".

http://www.duesberg.com Il sito ufficiale di un famoso virologo e grande oppositore della teoria ufficiale.

http://www.ot.com/~kevinb/aids.html Why HIV Does Not Cause AIDS Una lunga dissertazione sul perché la teoria virale non convince, sui guai causati dall'AZT, ed una proposta per ridurre gli isterismi ed adottare una cura meno invasiva.

http://www.ucmb.ulb.ac.be/~joan/nonwork/AIDS.html AIDS Un articolo del Sunday Times di Londra che passa in rassegna i membri del fronte "dissidente"

http://www.africa2000.com/CNDX/aidsvocs.htm AIDS Opposition Una raccolta di frasi "illuminanti", scritte da studiosi ed esperti anche non dissidenti (tra cui Sabin, l'inventore del vaccino antipolio), che dovrebbero far pensare sulla vera natura dell'AIDS...

http://www.geocities.com/SunsetStrip/2587/aidswork.html Colman's AIDS Page Anche tra i "dissidenti" le posizioni sono diverse. Questo lungo e ricco ipertesto, che scende molto nel tecnico, non nega l'esistenza dell'HIV, ma propone una spiegazione alternativa dell'AIDS, legata alla sifilide.

http://www.geocities.com/Hollywood/Set/2184/pag0.html Distorsioni Temporali Il sito italiano di opposizione sull'AIDS; molto illuminanti sono le storia dell'AZT e di Magic Johnson.

http://www.refuse-resist.com/iajr/ International AIDS Journalism Review Un sito di notizie sull'AIDS (poche, per la verità...)

http://www.virusmyth.com/aids/ Rethinking AIDS Un sito interamente dedicato alle ipotesi alternative sull'AIDS. C'è un lavoro di Gallo e colleghi dell'88, e una risposta di Duesberg.

http://www.livelinks.com/sumeria/aids.html The Immune System Altra raccolta di articoli sull'AIDS "dissidente". Interessante il documento "whatif.html", che racconta alcune "papere" della medicina "ufficiale": ad esempio un'ondata di pellagra in USA, negli anni '30, che fu scambiata per un'epidemia; furono prodotte alcune bizarre teorie epidemiologiche, analogamente a quanto accade con l'AIDS, finché non fu scoperto che la causa era solamente alimentare... blot1.html è invece un articolo con le critiche della ricercatrice Eleni Papadopulos-Eleopulos all'attuale inaffidabile test di sieropositività.

http://thorup.com/HEAL/healindex.html Health Education AIDS Liaison Un'associazione che vuole aiutare i malati di AIDS con metodi alternativi e non intrusivi.

http://www.csulb.edu/~d49er/Issue26/26nmullis.html Un articolo su un altro illustre oppositore del legame HIV-AIDS: il premio Nobel Kary B. Mullis.

** Mi è stato fatto rilevare che, secondo altre fonti, è possibile. Accetto e correggo [NdA]