Si, lo so che forse è un po' tardi per parlare di estate, ma, grazie all'effetto "macchina del tempo" della genesi della rivista, in questo momento per me è ancora inzio agosto, e quindi sono ancora in quell'atmosfera un po' leggera in cui si ha meno voglia di occuparsi di cose troppo complicate.E suppongo che anche a settembre sia meglio ripartire in modo piu' "soffice", in modo da non trovarsi subito soffocati nello stress di un altro autunno lavorativo.
Per questi motivo in questo appuntamento ho deciso di non occuparmi di una problematica tecnica, per quanto piacevole, ma di scorrazzare liberamente nelle praterie del mondo radioamatoriale, in particolare del Packet Radio, regno del messaggio effimero si, ma non tanto da non lasciare una traccia scritta ben visibile a tutti...
MARCONI, IL VERO PADRE DELLA RADIO
Le celebrazioni marconiane, in occasione del centenario dell'invenzione della radio, stanno finalmente entrando nel vivo, sebbene con un indesiderato strascico di polemiche, come avevamo già accennano l'anno scorso. La figura di Popov, valente scienziato che la propaganda sovietica ha per anni cercato di accreditare come "padre della radio", continua a disturbare gli "attivisti" marconiani. Il basso livello di amor patrio tipico degli italiani non fa che aumentare il rischio di perpetrare un falso storico, e di farci dimenticare i documenti che testimoniano la paternità di Marconi nell'invenzione della radio. Per fortuna in rete Packet vi sono diverse persone, Lodovico Gualandi I4CDH in primo luogo, che si adoperano per la conoscenza della verità, attraverso le testimonianze storiche e non i proclami.
Molteplici sono le manifestazioni in programma per questo autunno: a Bologna e Sasso Marconi, ma anche in diverse città italiane, come Roma, Cagliari, Trieste ed addirittura nel resto del mondo, come in Messico, Argentina, Brasile, Spagna, Norvegia, Svezia ed USA. Alcune navi della nostra Marina Militare ospitano a bordo una mostra del centenario, che porteranno intorno al mondo nel corso delle loro crociere, organizzando parallelamente per ogni sosta convegni, conferenze e ricevimenti.
Mi auguro che tutte queste testimonianze possano mettere in piena luce l'opera ed il genio del nostro Guglielmo Marconi.
NOTIZIE DALLO SPAZIO
Continua su molteplici fronti l'impegno del Packet Radio nel settore astronautico.
Non si registrano grosse novità nel settore dei satelliti Oscar; l'Amsat, però, offre l'opportunità di dare il proprio contributo al programma spaziale. Chiunque, infatti, può diventare un collaboratore inviando all'Amsat i propri rapporti di ascolto e la telemetria del satellite normalmente lavorato. Le documentazioni saranno preziose per verificarne la funzionalità.
La sequenza di figura 1, invece, sebbene non molto spettacolare rappresenta un documento storico: in essa si notano due nuovi satelliti di Saturno scoperti dal telescopio orbitale Hubble. L'immagine, rilasciata il giorno 28 luglio scorso, è stata immessa in rete da DK4NB, Sigi, a Monaco di Baviera. In precendenza era già stata annunciata, sempre in un bollettino Packet, la storica scoperta di una supernova ricca di ossigeno nella nebulosa di Magellano, la prima del genere, avvenuta lo scorso 10 aprile.
Un altro bollettino della ARRL (l'associazione dei radioamatori USA) sottolinea il ruolo fondamentale avuto dall'esperimento SAREX (Shuttle Amateur Radio EXperiment, esperimento Radiomatori sullo Shuttle) nella missione felicemente conclusasi il 7 luglio, che ha visto il "rendez-vous" tra la navetta spaziale ed il laboratorio orbitante russo Mir; aggiornamenti quasi quotidiani sull'attività svolta su quest'ultimo, peraltro, sono continuamente immessi in rete.
Nel corso della missione Shuttle sono stati effettuati cinque collegamenti già previsti con altrettanti gruppi di studenti, nonché decine di collegamenti casuali con radioamatori singoli. L'esperimento SAREX, ormai presente su tutte le missioni Shuttle, è previsto come verifica del sistema VHF di bordo per almeno sei prossime missioni che andranno nuovamente a raggiungere la stazione Mir. La collaborazione internazionale, miracolo del crollo della cortina di ferro, continua senza sosta!
DIRITTI D'AUTORE IN RETE?
Oltre a coloro che usano la rete Packet come un veicolo di scambio di informazioni utili, esistono altri che considerano la rete come una "piazza" virtuale, cioé come un luogo di incontro e di scontro dove lo scambio di opinioni è più importante dello stesso oggetto del contendere.
Accade così che le discussioni oscillino tra gli argomenti più disparati, ciascuno dei quali tiene banco per qualche tempo; in una parola: le mode.
Le mode, si sa, vanno e vengono, in tutti i campi; anche il campo radioamatoriale non fa eccezione, e così in rete ci si sposta da argomenti seri ad altri più frivoli, dei quali solo alcuni hanno attinenza con il radiantismo. Ad esempio, subito dopo la contestatissima decisione di Chirac di riprendere i test nucleari, la rete si è riempita di messaggi di protesta e deplorazione, dai titoli come "Stop Chirac"; giusto il tempo perché qualcuno, andando a riguardare il regolamento, non ha trovato la frase "è rigorosamente vietato esprimere opinioni politiche", spegnendo così, con qualche rammarico, questo moto spontaneo.
Ma la moda dell'estate è costituita dai file MIDI. Pare che tutti i radioamatori con velleità artistiche si siano gettati in una gara a mettere in rete file musicali, senza tante distinzioni tra le loro creazioni e quelle altrui. Alla marea montante di messaggi in 7plus, che, al di là di qualsiasi altra considerazione, ha francamente ben poco a che vedere con l'attività della rete, si sono subito contrapposti i soliti censori, che hanno invocato una presunta violazione dei diritti d'autore.
Ipotesi sostenibile, dal momento che sappiamo bene come la SIAE possa esigere i diritti d'autore per qualsiasi spettacolo; tuttavia, il fatto che un file MIDI possa essere considerato uno "spettacolo" fa riflettere sulle inaspettate implicazioni dell'era del digitale...
Alle "denunce" hanno subito fatto seguito le rimostranze dei "ripresi", dando il via ad una polemica che, come altre volte, terrà banco per qualche tempo; il tempo, cioé, perché qualche nuova moda faccia capolino spostando così l'interesse generale.
Così va il Packet, non diversamente dal resto del mondo.
TCP/IP VIA RADIO SEMPRE PIÙ SUPPORTATO
Parallelamente alla rete AX.25, in packet esiste una rete TCP/IP sempre più estesa; e, se è vero che il TCP/IP ha già soppiantato l'X.25 nelle reti via cavo, c'è da aspettarsi che in un futuro non lontano un fenomeno analogo accadrà anche sulle reti via radio. Diversi fenomeni testimoniano l'avanzare del nuovo standard: uno di questi è supporto dato alle reti via radio da Linux, un "clone" di Unix completamente gratuito, e sorprendentemente funzionale. Linux permette di gettare un vero ponte tra le reti Packet ed Internet, incorporando la connettività tra queste due reti già nel sistema operativo.
Ed infatti si moltiplicano in rete i messaggi su Linux che testimoniano che dappertutto, anche in Italia, vi è un vivo interesse verso questo campo di ricerca.
Linux è stato portato su moltissime piattaforme, come PC, Amiga, PowerPC e MacIntosh. Per quest'ultimo esiste un altro prodotto denominato NET/Mac, continuamente aggiornato, specifico per offrire le funzionalità TCP/IP via radio.
Le telecomunicazioni, dunque, non solo rimpiccioliscono il nostro mondo, ma avvicinano anche le diverse piattaforme su cui lavoriamo.
LA BBS DELLA RADIO
Ovviamente la radio non poteva essere assente da Internet; a parte il settore "hamradio" di Simtel e Garbo, i due principali archivi di programmi gratuiti ed in prova gratuita, esistono una miriade di siti che ospitano uno spazio dedicato ai radioamatori, come quello su ucsd.edu. Interamente dedicata alla radio, invece, il sistema WB3FFV, raggiungibile via Telnet ed FTP anonimo su bbs.abs.net (206.42.80.130, login telnet: bbs), e via WWW su www.abs.net. Il sistema utilizza un Pentium-100/MP con Unix System V Release 4.2MP, ed un software UniBoard BBS; i file in linea ammontano ad oltre 9 GByte.
E con questo, vi saluto anche questa volta. Come al solito, sono a vostra disposizione per commenti e suggerimenti all'indirizzo E-Mail mchisari@mpnet.it, o (in Packet) IW0CDT@IK0TQK.#RM.ILAZ.ITA.EU.
73 de Mario