Non c'è bisogno di essere marinai: la ricezione delle mappe meteo può essere utile in tante situazioni; anche (perché no?) come divertimento.
Avete ancora la testa che vi gira per la scorpacciata di sigle della scorsa puntata? La FM che diventa AM e l'AM che diventa SSB sono ben lungi dal non avere segreti per voi? Be', non preoccupatevi, in fondo non è così importante. Vedrete che non è necessario essere esperti per cominciare a divertirsi ed ottenere delle discrete immagini, o anche sapere cosa fanno fronti nuvolosi e perturbazioni sulla nostra testa. E poi, con l'esperienza si impara più velocemente che dai libri; interessandovi all'argomento, tante cose che all'inizio vi sembravano teoriche ed oscure rileggendole diventeranno logiche e conseguenziali... Se non ci credete, questa puntata è per voi.
LA RICEZIONE DEL FAX IN HF
Cominciamo dunque con un'attività che, sebbene sia la più semplice ed alla portata di tutti, può già riservare delle soddisfazioni. Tutto ciò che vi occorre è un ricevitore per le onde corte e/o lunghe dotato di SSB. Esistono in Italia svariate emittenti ricevibili con un buon segnale pressoché ovunque; inoltre la buona propagazione di cui godono le bande più alte, unita alla potenza utilizzata dalle trasmittenti (si tratta di un servizio molto importante per chi utilizza navi ed aerei) rende molto facile anche la ricezione di stazioni straniere (riquadro 1).
Il servizio più caratteristico delle HF sono le cartine meteo con le previsioni del tempo, quelle elaborate dai vari servizi meteorologici sulla base delle immagini dei satelliti. Si tratta di immagini in bianco e nero a due colori (cioè senza sfumature), abbastanza semplici e rapide da ricevere; esse contengono informazioni simboliche in forma sintetica sia sulla situazione attuale che l'evoluzione prevista. Conoscendo tutti i simbolismi usati si possono ricavare una messe di informazioni; tuttavia essi non sono in genere molto conosciuti, e per questo vi forniamo una legenda delle più interessanti (fig. 1).
Oltre a questo tipo di immagini, che sono quasi sicuramente le più note, è possibile sempre in HF ricevere anche le stessa immagini inviate dai satelliti. Come è possibile ciò? Grazie al fatto che queste immagini non vengono irradiate solo dal satellite, ma anche da una serie di stazioni terrestri.
Il tipo di modulazione usata è un'ovvia estensione analogica di quello della mappe; semplicemente, anziché essere possibili solo i valori estremi dello spostamento in frequenza, sono permessi tutti i valori intermedi.
Il numero di toni di grigio è determinato quindi dalla qualità del demodulatore e del sistema di visualizzazione; utilizzando una grafica di livello VGA è possibile avere anche 256 toni di grigio, che sono quasi più della risoluzione utilizzata dalla trasmittente...
LA SINTONIA DEL FAX IN HF
Quali sono i passi necessari alla ricerca ed alla sintonia delle stazioni FAX? Per prima cosa bisogna porre il ricevitore in modo SSB, anzi, per la precisione in USB (Upper Side Band, o per i linguisti autarchici Banda Laterale Superiore). Per quanto riguarda la frequenza, normalmente è necessario sintonizzarsi 1.7/1.9 KiloHertz sotto la frequenza nominale; questo spostamento fa sì che il segnale audio risultante si muova tra 1300/1500 e 2100/2300 Hertz, valori normalmente richiesti dal demodulatore. Questa correzione non è necessaria se il ricevitore ha già una posizione "FAX" alternativa alla SSB.
La prima volta è utile provare a ricevere delle emittenti note, in modo che ci si possa rendere conto "ad orecchio" del tipo di segnale che stiamo cercando, e che somiglia grosso modo ad una vecchia carriola cigolante. Il suono spesso ricorda la RTTY, di cui il FAX è uno stretto parente; ciò che lo rende caratteristico è la ripetitività, subito colta dal nostro orecchio umano. Essa è dovuta alla somiglianza tra le righe successive dell'immagine. Cronometro alla mano potete anche capire quante sono le linee al minuto trasmesse; normalmente il suono si ripete ogni mezzo secondo, che corrisponde (premio a chi indovina...) a 120 "LPM"; alcune stazioni però usano valori diversi.
Proviamo ora a collegare il demodulatore; se utilizziamo anziché la presa della cuffia un'uscita apposita (AUX o REC) avremo il duplice vantaggio di continuare a sentire il segnale per controllo e di poter ricevere indipendentemente dalla regolazione del volume.
Sarà quasi sicuramente necessaria un'ulteriore operazione di sintonia fine, da effettuarsi (sulla radio e/o sul computer) in base alle istruzioni del programma. Nell'effettuare questa operazione si tenga conto che la maggior parte dell'immagine è bianca; in genere dunque ci si sintonizza su una frequenza leggermente più alta e poi ci si abbassa fino a far coincidere il massimo dello spettro di segnali ricevuti con il valore del bianco.
Cominceremo quindi a vedere l'immagine prendere forma sul monitor...
Ulteriori correzioni sul timer del programma saranno necessarie nel caso in cui l'immagine appaia storta, oppure il bordo di quest'ultima non coincida con quello del monitor. Terminata la messa a punto, possiamo finire di vedere formarsi l'immagine... per poi salvarla su file come reperto storico: complimenti, è la prima mappa meteo che ricevete!
Normalmente vengono trasmesse immagini diverse in base all'ora; attenzione però che la maggior parte delle stazioni non trasmettono 24 ore al giorno, ma solo nelle ore diurne.
IL DEMODULATORE
Per la ricezione del Meteofax esistono una gran quantità di possibili interfacce, ciascuna delle quali supportata da ancor più programmi; la spesa, e quindi la qualità dell'impianto, possono crescere praticamente a volontà ; ma già con poco impegno economico e di tempo è possibile ottenere dei discreti risultati.
Logicamente ora sarebbe il momento opportuno per parlare di questo delicato componente della catena di ricezione, senonché , come avevamo accennato, l'interfaccia da utilizzare dipende strettamente dal programma utilizzato.
Inoltre la maggior parte dei software funzionano, anzi, per dirla meglio spesso non fanno distinzioni, tra Fax in modo FM e quello AM; è preferibile quindi rimandare il tutto a quando passeremo in rassegna i vari software e con essi l'hardware associato.
LA RICEZIONE DIRETTA DAI SATELLITI
È sicuramente una grossa soddisfazione quella di ricevere le immagini APT delle terra direttamente dal satellite; ed in effetti per fare ciò occorre un'attrezzatura che comincia a farsi abbastanza raffinata.
La ricezione si effettua su frequenze dalle VHF in su: 137 MHz circa per i satelliti polari, 1700 MHz per quelli geostazionari come il Meteosat.
Per prima cosa l'antenna: per le VHF va bene anche una omnidirezionale; eccellente sarebbe una direttiva controllata in direzione ed azimut, ma pochi possono permettersela causa oltre il costo anche problemi di ingombro, passaggio dei cavi e controllo dei motori che deve essere computerizzato...
Estremamente importante è anche l'utilizzo di un preamplificatore a bassissimo rumore (tipo a GaAs-FET), possibilmente montato direttamente sull'antenna. Tutti questi accorgimenti nascono dal fatto che i segnali provenienti dai satelliti sono bassi causa la scarsa potenza disponibile a bordo di essi e la distanza, elevata in relazione alla frequenza.
Per la ricezione del Meteosat (ed in generale dei satelliti geostazionari) l'attrezzatura è leggermente diversa: occorre una parabola (fissa e di dimensioni non eccessive) munita di preamplificatore/convertitore che trasformi la frequenza di ricezione di 1700 MHz in una più bassa, tipicamente i 136 MHz di cui sopra onde poter usare lo stesso ricevitore per entrambi i tipi di satellite.
Il ricevitore per i satelliti dovrebbe essere nato appositamente per questo uso; infatti la modulazione è in FM con deviazione di 18/20 KHz, valore fuori dalla norma. Così non tutti i ricevitori e scanner in commercio sono adatti; utilizzando un normale ricevitore per le comunicazioni in voce, con deviazione di 5 KHz le immagini risultano distorte e povere di dettagli, utilizzando un ricevitore FM commerciale, la cui deviazione standard è 75 KHz si avrà un rumore di fondo elevato.
Le soluzioni possibili sono: accontentarsi (magari per il momento) di quello che si ha; acquistare od autocostruirsi un ricevitore apposito, oppure ancora modificarne uno che già si possiede per la FM stretta "bypassando" il filtro ceramico incorporato sostituendolo con un condensatore.
Per l'utilizzo con i satelliti polari è praticamente indispensabile disporre di un programma di tracciamento orbitale che, in base agli elementi kepleriani forniti dal gestore, sia in grado di calcolare con precisione i passaggi, ed eventualmente controllare il movimento delle antenne. Questi programmi di tracciamento delle orbite sono ormai abbastanza diffusi, e potete trovarli pressoché in tutte le BBS di cui abbiamo parlato qualche puntata fa.
A parte questi accorgimenti tecnologici, la ricezione dei satelliti non presenta particolari problemi, e sicuramente è meno basata sull'abilità dell'operatore. È possibile, una volta attivato l'impianto, automatizzare completamente il funzionamento della stazione. Tutto ciò che dovete fare è sintonizzare la frequenza richiesta ed attendere.
Ma di tutto ciò parleremo poi, nella parte dedicata al software. Alla prossima!
Alcune frequenze WEFAX facilmente ricevibili in italia. Sono anche indicati il tipo di modulazione (F è la FM; F3 è a toni di grigio, mentre F1 è in bianco/nero), ed il numero di linee al minuto (120 è il più comune). Ove non specificato lo spostamento in frequenza ("shift") è pari a +/-400 Hertz. L'indice di coordinazione (IOC) è sempre 576, pari a 1810 pixel orizzontali.
FREQUENZA - NOMINATIVO LOCALITA' NAZIONE MODI
(KHz)
117.4 - DCF37 OFFENBACH D F1C-120
134.2 - DCF54 OFFENBACH D F3C-120/240
3855 - DDH3 QUICKBORN D F3C-120
4777.5 - IMB51 ROMA I F1C-120
4782 - GFE21 BRACKNELL GB F1C-120
6918.5 - ECA7 MADRID E F1C-120
7750 - RAW78 MOSCA CSI F1C-60/90/120
7880 - DDK3 QUICKBORN D F1C-120
8146.6 - IMB55 ROMA I F1C-120
10230 - RKA78 MOSCA CSI F1C-90/120
10250 - ECA MADRID E F1C-120
11086 - GFA24 BRACKNELL GB F1C-120
12165 - RKB78 MOSCA CSI F1C-60/90/120
13470 - RKU71 MOSCA CSI F1C-90/120
13947 - ROM5 TASHKENT CSI F1B-50-425H
(le immagini non sono più disponibili... mi dispiace!)
Fig. 1 - Una legenda che spiega i simboli più usati sulle mappe WEFAX.