Il cuore di questa rassegna sono i programmi che abbiano due requisiti fondamentali: essere gratuiti, e ed essere di buona qualità (almeno secondo i miei parametri). Non sono moltissimi, come vedremo, ma hanno la simpatica caratteristica di rivaleggiare ad armi pari (se non migliori) dei loro concorrenti commerciali. Per carità, ci sono anche programmi commerciali molto più ricchi e complessi, ma se serve qualcosa di semplice e sicuro, non vedo perché andarlo a pagare (o addirittura rubarlo, come fa qualcuno pensando di essere furbo).
Ognuno dei programmi esaminati ha, a modo suo, gli elementi per essere vincente; ho deciso quindi di puntare l'attenzione sui loro punti di forza e di debolezza, in modo che il lettore possa scegliere il "suo" vincitore. Al di là dei contenuti della tabella, questi aspetti possono fungere da guida anche nella valutazione di altri software commerciali, o comunque qui non compresi.
Tavola riassuntiva delle caratteristiche
Programmi gratuiti (Freeware)
Cryptopad | GNU Keyring | Secure It | Strip | Yaps | Secure Memorizer | Lockbox | |
Versione provata | 4.09 | 1.1 (2002-03-11) | 2r13 | 1.0 | 2.5 | 2.0 | 1.2 |
Algoritmi utilizzati | Blowfish-448 | TripleDES-112 / MD5-128 | Blowfish-? / MD5 | AES-256 | Blowfish-256 / ?-256 | AES-128 | RC4-128 |
Parola chiave non memorizzata sul palmare | ? | OK | OK | ? | OK | OK | ? |
Crittazione titoli | Si | No | No | ? | Si (Opz.) | - | Si |
Crittazione note | - | - | - | Si | Si | - | Si |
Supporta "Trova" | Si (nei record crittati solo dopo aver immesso parola chiave) | No | No | Si (mentre è aperto) | Si | No | No |
Generatore di parole chiave | No | Si | No | Si | No | No | No |
Supporto S/Key (parola chiave "monouso") | No | No | No | Si | No | No | No |
Disponibilità di un conduttore | Solo dati non crittati | Solo visualizzazione | No | No | Solo visualizzazione (a pagamento) | No | No |
Autodistruzione | No | No | Si | No | No | No | No |
Sorgenti pubblici | Si | Si | Parziale (implementaz. Crittografica) | Si | No | No | No |
Trasmisssione tramite IR | Si | No | No | Si | No | No | No |
Importa/esporta Memo | Integrato | Esporta | Importa/esporta | Importa/esporta | Importa/esporta | No | Esporta |
Versione italiana | Si | Si | No | No | No | No | No |
Cryptopad vuole essere il meno invasivo dei programmi qui proposti. Il concetto è: si carica nel palmare il programma, e lo si sostituisce al programma di base "Blocco note" (in pratica, nelle preferenze si associa al tasto apposito, anziché il Blocco note, Cryptopad stesso). Cryptopad riproduce perfettamente il programma originale, anzi a dir la verità, lo migliora un pochino, ad esempio nei colori e nell'ordinamento, prendendone in gestione tutte le note già presenti, ma in più vi affianca un altro genere di note, che sono salvate in forma crittata, ed impossibile da leggere finché non inserite la giusta parola chiave. Le informazioni crittate e quelle "in chiaro", pur elencate insieme e distinte solo dalla presenza di un lucchetto, sono salvate in due archivi del tutto separati; per questo risulta sempre possibile modificare le note non crittate col Blocco note, e esse risulteranno sempre visibili sul Palm Desktop del calcolatore con cui il palmare viene sincronizzato. Le note crittate, invece, sono visibili ed accessibili solo lanciando Cryptopad (a dir la verità esisterebbe anche un programma per modificarle sul calcolatore, ma è rimasto indietro nello sviluppo, è compatibile solo con la versione 3 di Cryptopad).
A questo punto, importare note crittate diventa semplicissimo anche dal calcolatore: si inseriscono le note sul Palm Desktop, si sincronizza il palmare, poi da Cryptopad le si marca come crittate.
Putroppo, mentre le applicazioni di base del PalmOs vanno avanti, Cryptopad non è più supportato attivamente (non ne escono nuove versioni dal 2002). Tuttavia, continua a raccogliere un certo numero di entusiasti, essendo sempre possibile utilizzarlo sulle più recenti versioni di PalmOs.
Unico problema da superare inizialmente è la confusione, tra i record (note) "privati" che già esistono nel Blocco note, e che Cryptopad continua a supportare, e quelli realmente segreti. È impossibile distinguere d'acchito tra i due perché entrambi appaiono col lucchetto; occorre aprirli uno per uno, togliere l'opzione "riservatezza", quindi riattivarla per salvarli in forma definitivamente crittata.
Gnukeyrung, a dispetto del nome, non è un progetto GNU, ma è semplicemente "dedicato" a questa benemerita organizzazione. Della filosofia GNU, Gnukeyring condivide la pubblicità del codice sorgente (fondamentale per qualsiasi programma di crittazione) e lo sforzo collaborativo per migliorarlo; questo ne ha fatto, nell'arco di qualche anno, un programma attivamente supportato e ricco di documentazione. L'interfaccia è semplice e pulita, tutti i segreti hanno associato un nome utente e una parola chiave, una data, e una nota in cui è possibile inserire eventuali altre informazioni (crittate). Le note possono essere raggruppate in categorie, come per tutte le altre applicazioni su PalmOs. Il fatto che, all'apertura, vengano elencati i titoli delle informazioni segrete, e solo cliccandoli viene richiesta la parola chiave, rende evidente quali dati sono protetti e quali no. La parola chiave principale può essere formata di ogni tipo di carattere, ed essere lunga fino a 40 caratteri. Per un tempo configurabile (da 15 secondi a 5 minuti), oppure finché non si chiude il programma, non è più necessario inserire la parola chiave. Per la crittazione viene utilizzato l'algoritmo "Triplo DES"; si tratta della più debole tra le crittazioni esaminate, ma è quanto offre di base il PalmOs, ed i 112 bit dovrebbero comunque essere sufficienti a garantire una certa tranquillità. In compenso, è evidente lo sforzo per creare un programma attento ad ogni aspetto della sicurezza; è supportato PalmOs 5, ed anche le versioni precedenti e diverse piattaforme (Clié, Handera). Per effettuare la crittazione, Keyring può utilizzare sia le funzioni native del PalmOs, sia la libreria SSLeay, più veloce. Offre anche un generatore di parola chiave (casuali o pronunciabili), un duro colpo per i pigri che non le cambiano con regolarità.
SecureIt è un programma semplice ma curato, specifico per memorizzare informazioni delicate. È l'unico fra tutti quelli gratuiti a fornire la funzione "autodistruzione", funzione semplice ma efficace per aumentare la sicurezza contro il ladruncolo occasionale. Particolarità: la digitazione della parola chiave può avvenire con diverse modalità: tramite Graffiti, oppure una piccola tastiera visibile a schermo, oppure tramite una tastiera numerica i cui tasti sono di grande superficie, rendendo facile l'utilizzo anche senza stilo. Le posizioni dei tasti possono essere mescolate casualmente, in questo modo le ditate che rimangono sullo schermo non permettono al ladro di indovinare il codice segreto (!). Ovviamente impostare una parola chiave solo numerica rende più facile indovinarla; per questo non amo questa soluzione; nè, del resto, SecureIt costringe ad adottarla, ma se proprio si vuole conviene che sia piuttosto lunga. I dati, a parte il titolo (che non viene crittato), consistono in una finestra di testo completamente libero; per ogni tipo di segreto ricorrente, è possibile definire un "template", ossia un "modulo base" di testo preconfezionato in cui mancano solo le informazioni da inserire di volta in volta. È possibile definire ad esempio un "modulo" per i siti web, per i bancomat, per le carte di credito, per l'accesso ai calcolatori, per le caselle di posta..., quindi richiamarli con un solo tasto.
Anche qui i dati segreti possono essere raggruppati in categorie, ed essere importati da ed esportati verso il Blocco note.
Uno degli aspetti a cui fare attenzione di SecureIt è che i titoli delle note non vengono crittati, ma solo il testo al loro interno. Ciò è scritto esplicitamente nel manuale, ma chi si butta direttamente ad armeggiare sul programma potrebbe non farci caso ed esporsi a grossi rischi.
Secure It non è propriamente un programma "a sorgente aperto", tuttavia la parte critica del codice, quella relativa all'implementazione degli algoritmi Blowfish e RC5 è scaricabile ed ispezionabile dal web. Questo dovrebbe garantire l'assenza di debolezze nella sicurezza.
Fra tutti quelli esaminati, Strip è quello più specificamente mirato agli amministratori di sistema. Esso fornisce anche delle funzioni che faranno felici coloro che condividono l'accesso a diversi sistemi informatici e vogliono che altri operatori possano accedervi pur mantenendo l'ottima pratica di cambiare spesso le parole chiave.
Strip è in grado infatti di trasferire i dati relativi ad un singolo sistema, oppure ad un'intera categoria, tramite infrarossi. Poiché però un certo segreto potrebbe essere stato ricevuto in precedenza e quindi rinominato sul palmare ricevente, Strip associa ad ogni segreto, nel momento della creazione, una "firma", ovvero un grosso codice numerico casuale, che lo identifica in modo univoco nei successivi aggiornamenti.
Immaginate infatti di installare un server che si chiama "prova01", il cui utente di amministrazione si chiama "root" con parola chiave "pippo"; trasmetterete la prima volta queste informazioni ad un collaboratore perché vi possa accedere. Dopo qualche tempo magari cambiate nome al server e lo chiamerete "webssrv01", con utente "alf" e parola chiave "pmafWthd"; quando trasmetterete di nuovo queste informazioni, nel palmare del collaboratore esse sostituiranno quelle precedenti, perché hanno la stessa firma. Se così non fosse, le informazioni relative si sarebbero semplicemente aggiunte a quelle trasmesse la prima volta.
La filosofia di Strip rispetto al modo di memorizzare le informazioni è diversa rispetto agli altri programmi qui presentati: ad ogni singolo segreto possono essere associati un numero preciso di campi ben codificati e predisposti, come nome utente, PIN, codice, numero di carta, scadenza... Tuttavia è sempre possibile aggiungere a ciascuno un testo libero sotto forma di una nota, che viene crittata anch'essa. In realtà, tutti i dati su Strip vengono crittati (titoli compresi). È però sempre possibile cercare al loro interno aprendo Strip e usando la funzione "trova".
Anche Strip permette di suddividere in categorie i segreti, ma la sua gestione è lievemente diversa da quella standard del PalmOs; nulla a cui si faccia fatica ad abituarsi, comunque. Altra caratteristica apprezzabile per gli amministratori di sistema è il generatore di parole chiave ed il supporto di S/Key, che consente di accedere ai sistemi che adottano questo tipo di accesso più sicuro. Nota: è stata scoperta una vulnerabilità nella gestione della parola chiave di Strip versione 0.5, che è alquanto vecchia e non andrebbe comunque utilizzata. È l'unica che mi è nota tra i programmi presentati.
Ancora un'altro programma di memorizzazione sicura, significa la sigla. Sembrerebbe quindi che questo programma non abbia caratteristiche così peculiari rispetto agli altri. Una caratteristica, però, ce l'ha: è disponibile un programma "compagno" per Windows che consente di aprire i segreti di Yaps anche dal calcolatore di casa. Quest'ultimo costa 9 dollari e lo trovate su Palmgear. Questo rende Yaps estremamente comodo per chi deve maneggiare molti dati delicati, da tenere sincronizzati tra il calcolatore ospite e il palmare.
L'inserimento della parola chiave sul palmare può avvenire o tramite Graffiti, oppure tramite una tastiera a schermo. Con la prima modalità, però, la parola chiave è visibile mentre la digitate; attenti quindi a non avere curiosi dietro le spalle (oppure commutate sulla tastiera)!
Anche qui, in aggiunta ai campi "predefiniti" (titolo, nome utente, ubicazione, parola chiave, info) è possibile aggiungere una nota, che può essere salvata in forma crittata o non.
Per chi ha poco materiale segreto da memorizzare, e vuole un programma veramente minimale ma sempre sicuro, la scelta ottimale potrebbe essere questo Secure Memorizer, che offre una simgola pagina di appunti (2048 caratteri, metà di una del Blocco note).
Si tratta in realtà di un programma dimostrativo di una suite sulla sicurezza professionale per Palm.
Per chi è allergico al Graffiti e non ama la tastiera o i codici numerici, Secure Memorizer potrebbe essere un'alternativa affascinante, perché ha un curioso sistema di controllo dell'accesso: bisogna semplicemente selezionare i giusti vertici o facce di una immagine geometrica sullo schermo (per i curiosi, dovrebbe trattarsi della versione "schiacciata" di un tesseratte, ovvero un cubo a 4 dimensioni). La scelta va fatta tra 16 vertici e 25 facce, ed è suggerito sceglierne almeno 8. Faccio due conti: si tratta di una chiave di lunghezza fissa pari a 2^41 bit, equivalenti ad una parola chiave numerica di circa 12 cifre, o 7 caratteri alfanumerici. Non è poco, ma per qualcuno potrebbe esserlo.
Per il resto, l'utilizzo di questo programma, veramente elementare, è alla portata di chiunque; e con soli 19 KB di peso lo si può "dimenticare" nella memoria del palmare....
Un programma più semplice e senza fronzoli degli altri (a parte Secure Memorizer), che fornisce una crittazione a 128 bit, parola chiave alfanumerica, categorie e esportazione su Blocco note in appena 15 kilobytes... peccato solo che i sorgenti non siano pubblici. Inoltre dovete ricordarvi di chiudere il programma ogni volta che volete rendere inaccessibili i dati; se spegnete o fate spegnere semplicemente il palmare, quando lo riaccendete i dati saranno ancora accessibili!
Di Lockbox esiste anche una versione commerciale ($10), che offre qualche funzione in più.